La prima volta che ho incontrato Valentine è stato per una presentazione all’università di Torino poco prima dell’uscita del suo libro Postporno – Corpi liberi di sperimentare per sovvertire gli immaginari sessuali. Abbiamo dovuto cambiare aula per la quantità di persone venute ad ascoltarla.

Ricordo che per me, quel pomeriggio, ci furono moltissime prime volte.
Una di queste è stato commuovermi di fronte a un video pornografico.

Il libro di Valentine aka Fluida Wolf è un saggio piccolissimo ma molto denso, scritto in modo scorrevole e semplice, con una prospettiva personale che lega spiegazioni a parti quotidiane ed emotive. Credo che sia un’ottima introduzione per conoscere un mondo vasto e potente e per iniziare a scardinare alcune delle convinzioni con cui siamo cresciuti (anche a nostra insaputa).

Per parlare di postporno Valentine parte dalla pornografia mainstream e della sua storia, sottolineando come interagisca profondamente con le nostre vite fino a diventare un organo di produzione di norme e regole che decide quali corpi possono essere desiderabili e quali invece vadano nascosti nell’ombra.
Uno degli esempi più lampanti di come la pornografia si inserisca nel tessuto sociale è la creazione di Playboy da  parte di Hug Hefner negli anni ’50: la rivista pornografica punta ad un enorme progetto di comunicazione per proporre una succosa alternativa alla famiglia tradizionale americana: un uomo in vestaglia circondato da conigliette servili e completamente assoggettate al suo desiderio.

 

Sesso, sessualità, immaginari, pratiche, corpi, desideri, piaceri: questi termini sono stati insomma fin dalla nascita della pornografia definiti da una prospettiva maschile per la costruzione di un certo tipo di uomo: eterosessuale, bianco, dominante.

 

Così la pornografia contribuisce con violenza a decidere quali corpi siano desiderabili, quali voglie praticabili e, soprattutto, chi può avere potere e chi no.
A questa produzione massiccia di codici e regole ci si può opporre.
Il postporno cerca di smascherare i codici e la dittatura che la pornografia propone e la sovverte completamente.
E’ un movimento dichiaratamente politico in cui le minoranze si riappropriano dei propri corpi e scelgono come rappresentarli.

 

Rendono visibili i loro corpi e le loro sessualità e non sempre con l’intento di produrre eccitazione, che spesso non è l’obiettivo primario. Il postoporno non è quindi la rinuncia alla rappresentazione della sessualità, ma la volontà di proporre nuovi immaginari, dando rappresentazioni dissidenti dalle norme e dai codici imposti. Gli obiettivi possono essere molteplici: critica politica, sociale e culturale, intento didascalico o umoristico, centralità della narrazione o assenza di essa, mero esercizio stilistico ecc.

 

Durante quella prima presentazione, Valentine ha condiviso alcuni video. Non avevo idea di cosa aspettarmi e riuscivo a pensare solo quanto fosse strano guardali in mezzo a così tanta gente (e all’università, per giunta).
Le pratiche e i corpi che vedevo non erano quelli a cui ero abituata, l’eccitazione si mischiava a qualcos’altro, come un crash nel cervello.
E poi, un’intensità emotiva che non mi aspettavo.
Se la pornografia maistream si limita a soffocare la sessualità a un momento e a una sensazione precisa, puntando la telecamera unicamente sull’atto, la postpornografia ha respiri più ampi, liberi di indagare contesti politici, risate, luoghi da occupare, immaginari, cura, tenerezza, ironia.
E alla fine, da parte mia, delle belle lacrimone nell’assistere a tutte queste possibilità.

Quello di Valentine, è un libro da avere accanto, una macchia colorata che ci ricorda quante strade possa prendere la lotta,
alcune di queste particolarmente piacevoli, per altro.

 

Non aver paura di essere strana, perché lo sei davvero, e questa cosa non sarà la tua tomba ma il tuo trampolino di lancio. Questo libro è per te, perché tu ora non lo sai e nessuno te lo ha mai detto, ma le alternative alla “normalità” esistono e sono tutte valide. Scoprirlo sarà la tua salvezza.

 

 

 

Il libro Postporno – corpi liberi di sperimentare sovvertire gli immaginari sessuali è pubblicato da Eris Edizioni all’interno della collana BookBlock, lo potete acquistare cliccando QUI.
Trovo il progetto BookBlock particolarmente interessante e vi consiglio di dare un’occhiata anche agli altri libri (ad esempio Le mostruositrans di Filo sottile).

Se siete a Torino vi consiglio di comprare il libro direttamente da Nora Book & coffee, se non conoscete ancora questa libreria, preparatevi ad innamorarvene!