Il vicino di casa
non subisce certo il mio fascino
tantomeno quello del mio cane
che pure ha gli occhi grandi ed enigmatici
come i miei
solo che i miei sono azzurri.
Il suddetto vicino ha questa tendenza
soprattutto mattutina
di urlarmi in faccia.

E io vorrei dirgli
guardi,
guardi che non è educato
non è appropriato
piuttosto inadeguato
mantenendo quel tipico aplomb inglese da ora del tè
che tanto si addice all’eleganza dei miei polsi sottili.

Purtroppo,
Ahimè ahi!

Una crepa mi si apre sulla fronte
e un’unghia si conficca nel palmo
e inizio a parlare con un tono di voce
che tradisce la mia naturale sensualità
e sorrido ancora
ma in verticale.

E inizio a sbraitare
e allo sbraito si aggiunge un sottile filo di bava
che rimarrà lì
anche dopo
che il già citato vicino di casa
mi avrà chiuso la porta in faccia.

E io rimango
immostrita
davanti al serrato uscio
col cane
che mi guarda
e sembra un po’ prendermi per il culo
con i suoi occhi grandi ed enigmatici
così diversi dai miei
pustosi di rabbia